Grazie alla collaborazione con Scott Blakey, alias Shanti Baba, possiamo attingere a un ampio pool genetico. Con oltre 35 anni di esperienza nel campo della cannabis, Scott è stato uno dei primi a coltivare piante di CBD. Siamo orgogliosi di produrre i suoi ceppi esclusivamente in Europa.

Ogni anno propaghiamo con cura le nostre piante madri. Alcune piante diventano campi. La nostra stazione di stagionatura assicura che le talee siano preparate in modo ottimale per l'uso all'aperto. Inoltre, nel nostro programma di riproduzione lavoriamo esclusivamente con prodotti biologici.

L'essiccazione corretta del raccolto è importante quanto qualsiasi altra fase della coltivazione. Se si commette un errore in questo processo, si perde l'intero raccolto. La muffa cresce molto bene in luoghi umidi e bui. Per evitare questo problema, i fiori devono essere asciugati bene e l'umidità residua deve essere rimossa.

Durante la cernita, dividiamo il raccolto in tre diversi livelli di qualità per poter successivamente lavorare la materia prima CBD. Estraiamo solo i fiori, motivo per cui Handa beit è molto richiesto. Le foglie e gli steli vengono utilizzati per altri prodotti.

Per estrarre il CBD, spezzettiamo brevemente e accuratamente i fiori di canapa con gli ultrasuoni. Il THC è già contenuto nelle nostre piante solo in minima parte. Il metodo per produrre un estratto di CBD a spettro completo è stato sviluppato insieme ai professori Piantini e Grogg dell'Università di Scienze Applicate del Vallese (HES-SO) presso l'Istituto di Tecnologie della Vita di Sion.

L'estratto grezzo precedentemente chiarificato viene ora concentrato per evaporazione. In questo caso è importante l'esatta regolazione del tempo e della temperatura. Riscaldiamo l'estratto quanto basta per vaporizzare il liquido, pur conservando tutti gli ingredienti.

Ciò che molti non sanno o ignorano: dopo la concentrazione, il CBD si trova in una forma inattiva. Deve quindi essere attivato durante la produzione di CBD. In questa fase del processo 3-Berg, riscaldiamo la concentrazione. Naturalmente, quanto basta perché il profilo rimanga intatto al 100%.

È indispensabile disporre di un proprio dispositivo di misurazione HPLC, in modo da capire cosa sta accadendo in ogni fase ed essere sicuri che tutto si svolga correttamente. Per garantire un controllo costante, verifichiamo tutti i patch finali presso l'interlaboratorio certificato di Belp

I requisiti dei sistemi di riempimento sono in costante crescita. Le linee guida per la garanzia di qualità dei processi produttivi e dell'ambiente hanno la massima priorità.